Come Migliorare Facilmente la Tua Vita con Meno di 5 minuti al Giorno
Benefici di questa SEMPLICISSIMA tecnica
- Immediata (e, di solito, percepibile) riduzione dello stress
- Interruzione istantanea della risposta fisiologica
- Riprogrammazione della propria risposta al distress
- Ottimo per le persone iperattive (ad esempio: bambini con ADD, ADHD) e ansiose (anziani)
- Non richiede di “crederci”
- Semplicissima da apprendere
- Non necessita di processi mentali
- Non è necessario essere “positivi” (anzi)
- Applicabile anche alle persone care
- Puoi usarla anche mentre guardi la TV!
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Lo stress ha un impatto immediato e misurabile (in molti modi, dal GSR ai test kinesiologici, anche con un EEG se qualcuno ce l’ha e certamente con un più specifico HEG) su ogni sistema nel tuo corpo.
Gli effetti dello stress sulle energie del vostro corpo sono automatici e istantanei.
I suoi effetti sono cumulativi.
Quindi imparare a gestire meglio le proprie reazioni fisiologiche e energetiche allo stress è uno dei passi più importanti che puoi intraprendere per mantenere la salute.
Una tecnica energetica semplice e preziosa per interrompere la risposta allo stress mentre sta accadendo può anche essere utilizzata per riprogrammare il modo in cui il corpo reagisce allo stress.
Poiché i nostri comportamenti primordiali sono stati cablati in noi milioni di anni fa, i nostri corpi spesso reagiscono alle pressioni della vita civile come se fossero i pericoli della giungla.
Come fare
E’ possibile usare i test energetici (kinesiologici) per verificarlo prima e dopo.
- Metti i polpastrelli delle dita sulla fronte sui punti dove metti naturalmente le mani quando ha la reazione “Oh mio Dio!”, (dove avresti le “corna” … non che tu le abbia ;-))
- fai un bel respiro profondo,
- e tieni con tocco leggero per almeno un minuto
(anche oltre ai cinque minuti per lo stress più estremo), - continua a pensare al tuo evento stressante.
Il Ciclo di Risposta all’Emergenza (Emergency Response Loop)
Molti sono “bloccati” in questo ciclo:
Lo stress della vita quotidiana attiva i centri cerebrali primitivi in una condizione di risposta di emergenza tipo: lotta, fuga o congelati (fight, flight o freeze).
Fino all’ 80% del sangue lascia il nostro prosencefalo (forebrain) per sostenere la risposta di lotta o fuga.
Produciamo delle sostanze che vanno nel flusso sanguigno generando altro stress.
E le emozioni primordiali di risposta allo stress ci invadono.
Così procediamo attraverso un altro giorno nel mondo moderno e “civilizzato” con la biochimica “ancestrale” (potremmo dire usare il termine di “moda”:paleo ;-)) di un cavernicolo in pericolo mortale.
Cerchiamo di adattarci alle circostanze complesse dell’ambiente in cui viviamo e di reagire allo stress da esse causato mettendo in funzioni le parti più primitive, ancestrali, arcaiche del nostro cervello.
In tali circostanze, le capacità cognitive sviluppate più recentemente nel corso dell’evoluzione, sono letteralmente azzerate.
Le nostre percezioni diventano distorte.
La nostra capacità di rispondere in maniera creativa è messa in crisi.
In casi estremi ciò che descrive il suddetto processo è chiamato PTSD stress post-traumatico.
E’ sufficiente un innocuo impulso visivo, un suono, un odore o una semplice sensazione che viene attivata una risposta concentrata di stress e il tuo corpo rivive una situazione di opprimente minaccia.
Purtroppo, anche in forma più lieve siamo tutti sottoposti a sollecitazioni e pressioni dall’esterno che stimolano in maniera innaturale la nostra risposta automatica “fight, flight or freeze” (combatti, fuggi o bloccati) e quindi rimaniamo intrappolati in questi meccanismi automatici di risposta primitivi, preda di una tempesta di ormoni che attraversano il nostro corpo, lasciandoci ancor più timorosi, ansiosi, arrabbiati o aggressivi rispetto a quanto la situazione reale richieda.
La nostra programmazione biologica non ci permette di reagiore in maniera pacata, scegliendo di riflettere sui nostri problemi tranquillamente seduti a tavolino, quando stiamo vivendo una situazione di intenso stress.
Il vostro prosencefalo non è nemmeno progettato per mettervi in salvo da un pericolo immediato.
La vostra struttura del cervello rettiliano (no, non ci credo che ho usato questo termine in un post :-D) è molto meglio organizzata per la produzione di risposte difensive rapide ed efficaci.
Ma la vostra ancor più primitiva struttura cerebrale non è in grado di distinguere se l’allarme è innescato da una reale minaccia sul piano fisico, o da un semplice battibecco, o ancor più semplicemente dalla pressione emotiva subita sul posto di lavoro o da altre innumerevoli e quotidiane situazioni irritanti o spiacevoli.
E quando questa risposta difensiva alla crisi viene innescata inutilmente, non solo risulta essere non utile nell’aiutarvi a superare la crisi in sé, ma addirittura risulta essere nociva per la vostra salute e tranquillità.
Che cosa si può fare?
Come Riprogrammare il Ciclo di Risposta allo Stress
È possibile riprogrammare il sistema nervoso autonomo per non scatenare più una risposta automatica alla crisi di fronte a situazioni di stress quotidiano.
Insegnando al vostro sistema nervoso a mantenere il sangue nel prosencefalo, sarete in grado di pensare con maggiore chiarezza e serenità e quindi di reagire in modo efficace, pur sottoposti alle pressioni emotive della vita quotidiana.
Mantenete il ricordo di un episodio molto stressante nella vostra mente, mentre toccate alcuni punti specifici della vostra fronte (chiamati punti neurovascolari), è possibile riprogrammare i centri cerebrali primitivi affinché si abbia una risposta di relax piuttosto che di “estrema emergenza” quando tale memoria riaffiora.
Resettando il sistema nervoso in questo modo, il ciclo di stimolo-risposta non viene attivato quando viene rievocata la memoria dell’episodio stressante.
Se si esegue questa procedura su una serie di ricordi spiacevoli, l’effetto comincia ad avere una valenza generalizzata e gli effetti benefici si estendono sia allo stress collegato a vecchi ricordi, sia allo stress al quale si è sottoposti attualmente.
Questa semplice tecnica, non solo apporta una maggiore tranquillità, impedendovi di innescare involontariamente il ciclo di risposta automatica allo stress, ma anche a salvaguardare e migliorare la vostra salute.
Le vostre reazioni di stress sono risposte fisiche.
Quando si cade a pezzi o si perde l’equilibrio emotivo, in realtà le conseguenze hanno a che fare con aspetti più di natura fisica che psicologica.
Comprendere questo può suscitare in voi un senso di compassione per voi stessi o per gli altri.
Un aspetto meraviglioso della tecnica dei punti neurovasculari è che non c’è bisogno di cercare di “pensare positivo”.
Anzi, è più funzionale amplificare la sensazione negativa e sgradevole mentre si tengono questi punti.
In questo modo, verrà richiamato l’afflusso di sangue al prosencefalo dando sollievo al vostro stress e allo stesso tempo ricondizionando le vostre risposte automatiche.
Tenendo i neurovascolari si effettua anche un riassestamento del cranio, quindi sintomi come mal di testa cronico, dolore al collo o la tensione della mascella possono diminuire spontaneamente.
I neurovascolari da tenere sono situati in vari punti sulla vosta testa così come in altri tre zone del vostro corpo.
Essi influenzano la circolazione del sangue.
Esercitando una dolce e leggera pressione sui neurovascolariper 1-5 minuti, viene richiamato un maggior afflusso di sangue nella parte del corpo a cui questi punti appartengono.
Per influenzare la circolazione del sangue in tutto il corpo, si tengono i punti chiamati “Signori Cardinali”, situati sui dossi della fronte, subito sopra gli occhi.
Essi sono particolarmente importanti: tenendo questi punti quando si è sotto stress, attraverso l’energia delle vostre dita si evita che il sangue defluisca dal vostro prosencefalo.
La cosa più importante è che in questo modo, si richiama un maggior afflusso di sangue nel vostro prosencefalo anche dopo che il processo di deflusso è iniziato.
I neurovascolaridella fronte, si trovano circa un centimetro sopra le sopracciglia.
In realtà conosciamo questi punti istintivamente, infatti, quando siamo sconvolti, li tocchiamo con la mano in maniera naturale accompagnando il gesto con l’esclamazione “Oh mio Dio”.
Poiché sono leggermente sollevati nella maggior parte delle persone, sono anche chiamati “eminenze frontali”.
La prossima volta che si è colpiti da stress e ci si sente sopraffatti o altamente turbati emotivamente, posizionate la punta delle dita sulla vostra fronte con tocco leggero (da 1 a 5 minuti) sui punti “Oh mio Dio”.
Mettete i pollici sulle tempie accanto ai vostri occhi e respirate profondamente.
Man mano che il sangue ritorna al prosencefalo, vi ritroverete a pensare in maniera più serena. E’ davvero così semplice!
Riprogrammazione del Ciclo di Risposta alle Emergenze
Riporta alla mente una situazione in cui hai fatto fronte ad un momento difficile.
Forse erano terrorizzato, preso dal panico o furioso.
Forse eri stato sopraffatto dalla gelosia o il dolore.
Forse avevi “perso”.
Posiziona la punta delle dita sopra ai punti “Oh mio Dio”, con i pollici sulle tempie accanto ai tuoi occhi, respirando profondamente.
Mantieni la scena nella tua mente per alcuni minuti.
Mentre ti rilassi, ti sentirai liberato dalla presa emotiva suscitata dal ricordo.
Ripeti la tecnica quotidianamente, focalizzandoti su una singola memoria, finché non sentirai che il tuo corpo non prova più alcuno stress rievocando tale memoria.
Passa a rievocare un altro episodio stressante.
Liberamente tratto dal libro di Donna Eden – Energy Medicine
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Non solo è possibile utilizzare questa tecnica in modo sistematico per lavorare con le tensioni accumulate nel tuo passato, ma è possibile tenere i punti ogni volta che ti sentite stressato o eccessivamente emotivo.
Sarà uno degli strumenti più semplici ma più preziosi che si apprendono dalla Medicina Energetica.
Ti dà anche un “assaggio” sull’eccitante mondo della psicologia energetica.
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